| A due giornate dalla fine del campionato l'Inter comincia a sentire il profumo dello scudetto. I nerazzurri, infatti, tornano in testa alla classifica grazie alla vittoria in trasferta contro la Lazio per 2-0. A chiudere la pratica ci pensano Samuel sul finire del primo tempo e Thiago Motta nella ripresa. Con questo risultato la squadra di Mourinho sale a quota 76 in classifica a + 2 dalla Roma. La Lazio resta, invece, ferma a quota 40.
LA PARTITA
Mourinho è agitatissimo. In panchina non sta un attimo fermo. Cerca in tutti i modi di caricare la squadra. Vorrebbe esserci lui in campo per spingere quella palla in rete. Una palla che proprio non ne vuole sapere di andare alla spalle di Muslera.
Il primo tempo, infatti, si gioca, in pratica, in una sola metà del campo, quella della Lazio. L'Inter la assalta con tutti i mezzi e con tutte le armi che ha a disposizione. Ma sulla strada di Eto'o e Sneijder c'è sempre il portiere biancoceleste.
La sua serata è straordinaria. Sembra un'anguilla. Ma il fortino ormai traballante messo in piedi da Reja crolla proprio all'ultima azione d'attacco con Samuel che infila l'1-0. Ovazione da parte di tutto lo stadio. Mai visto un pubblico che esulta a un gol preso dalla propria squadra. Ma anche questa è la rivalità romana.
Nella ripresa la musica non cambia, sia sul campo sia sugli spalti. La Lazio si chiude e non riparte mai. Lascia che sia solo l'Inter a fare la partita, a tenere palla, a cercare il raddoppio e ad andarci vicini ancora con Samuel. Anche se il 2-0 arriva dal colpo di testa di Motta che quasi indisturbato spinge la palla nel sacco.
Ma il match si incanala verso la fine senza nessuna emozione. Cala vertiginosamente il desiderio di essere giocatori veri (parliamo dei biancocelesti). C'è mollezza, specie da parte dei laziali che assecondano le azioni degli avversari senza battere ciglio. Nemmeno un sussulto d'orgoglio. Si sentono addirittura alcuni fischi nei confronti delle azioni d'attacco della Lazio.
C'è insomma poco da commentare. Se non i cori di festa che ringraziano chissà quale nume tutelare per l'addio quasi certo allo scudetto da parte della Roma. Spettacolo pietoso. Il calcio italiano non cresce. Ha ancora bisogno di essere allattato.
LE PAGELLE
Muslera 6,5 Se non fosse stato per lui la partita si sarebbe chiusa già nella prima mezzora. Lui fa quello che può. E ne esce quantomeno a testa alta.
Floccari 5 Qual è il compito di un attaccante? Ovviamente fare gol. Ma lui manco ci prova. Non gli passa nemmeno per l'anticamera del cervello.
Zarate 6 Merita almeno un elogio per essersi fatto vivo dalle parti di Julio Cesar. Ma se nessuno della tua squadra ti dà una mano è difficile continuare.
Samuel 6,5 Prova di testa e va in gol regalando così a Mourinho un poco di tranquillità. Cerca anche il raddoppio ma non è fortunato.
Motta 6,5 Ha cercato anche lui la via del gol e l'ha trovata nella serata più morbida. Piccola soddisfazione.
Eto'o 6 Si risparmia per obiettivi ben più importanti. A inizio gara mette la marcia alta per andare subito in gol, ma poi vista la serata cerca di non stancarsi e tira il fiato.
Saverio Grimaldi
IL TABELLINO
Lazio-Inter 0-2
LAZIO (3-5-2): Muslera 6,5; Biava 5,5, Dias 5,5, Radu 5; Lichtsteiner 5, Brocchi 5 (40' st Scaloni sv), Baronio 5 (16' st Hitzlsperger 6), Mauri 5, Kolarov 6; Floccari 5 (23' st Foggia 5), Zarate 6. A disp: Berni, Firmani, Rocchi, Siviglia. All.: Lopez (Reja squalificato)
INTER (4-3-2-1): Julio Cesar 6; Zanetti 6, Lucio 6,5 (30' st Cordoba sv), Samuel 6,5, Chivu 6; Stankovic 6, Cambiasso 6, Thiago Motta 6.5; Maicon 5,5, Sneijder 6 (23' st Milito 6); Eto'o 6 (28' st Muntari sv). A disp: Toldo, Mariga, Materazzi, Balotelli. All.: Mourinho
ARBITRO: Bergonzi di Genova :
MARCATORI: 46' pt Samuel, 25' st Thiago Motta
AMMONITI: Cambiasso (I), Zarate (L)
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